Seguire per vivere
Sembra impossibile essere liberi seguendo qualcuno. Non corrisponde alla nostra idea di libertà come assoluta autodeterminazione. Da questo punto di vista siamo un po' tutti figli di Kant e della sua idea di autonomia della morale.
Eppure paradossalmente accade proprio così. Accade che quelli più liberi sono coloro che accettano di mettersi alla scuola dello Spirito che dà la vita. Dio è Spirito e Amore, ripete Gesù, ma troppo spesso ce ne dimentichiamo.
E allora ecco la domanda: "Volete andarvene anche voi?". Non è una domanda dettata dallo sconforto: è un appello alla libertà dei Dodici. Decidete chi volete seguire e servire. Perché qualcuno prima o poi lo si segue e lo si serve. A partire dal proprio "io"...
“Signore, da chi andremo?”. La confessione di Pietro è il riconoscimento di questa esigenza. Da chi andare? Da un santone, dall'ultimo guru lanciato dai social? Da chi? Tu solo...
"Credere" non significa aderire ad una dottrina, ma seguire Gesù. E seguirlo vuol dire servirlo. Servirlo, sì, ma non in modo servile. "Non vi ho chiamato servi, ma amici". È un’amicizia che nasce dall’amore. Non necessariamente in una forma religiosa e devota, ma nel quotidiano della vita.
Seguirlo e servirlo è liberante, anche se agli occhi del "mondo" è semplicemente una follia.
Buona domenica!
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