Con rinnovato stupore
Quante volte Gesù, il rabbì che amava i banchetti, è andato a cena con i suoi discepoli in case di farisei o di pubblicani o di pubblici peccatori come Matteo Levi o Zaccheo. Mai però era arrivato a tanto, cioè a fare della tavola un luogo di rivelazione: Questo è il mio corpo . Solo alla fine, nell' ultima cena, Gesù ha rivelato il senso ultimo e più profondo di tutte quelle altre cene e banchetti: non per semplice amicizia né per simpatia o affinità elettiva. Non per anticonformismo. Ma semplicemente e unicamente per amore. Un amore capace di una donazione di sé che giunge a spezzarsi per l'altro, come il pane spezzato per voi e per tutti . All'inizio del Triduo pasquale, cuore del cuore dell'anno liturgico, mentre ancora il profumo di nardo dell'unzione di Betania rimane nell'aria, il profeta tesse il canto dell'Agnello, mostrando come il suo dono nel corpo viene offerto per consolare tutti gli afflitti, per dare agli afflitti di Sion una corono inve...
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