Domenica di Pasqua

I passi discreti, felpati e veloci, di Maria di Màgdala non rompono il silenzioso incanto del mattino, mentre, dentro, il cuore freme. Ma l'in-atteso, l'im-pre-visto, trasforma improvvisamente l'attesa in dramma: Hanno portato via il Signore! Il mio Signore, aggiungerà poi. Perché l'amore ha bisogno di aggettivi. I Vangeli ci restituiscono tutte le sfumature, tutti i colori, tutte le tonalità dell'evento che ha cambiato tutto: le cose di prima sono passate. Ne sono nate di nuove. 
Il nuovo viene sempre da Dio e scuote il cuore intorpidito, come un terremoto dell'anima: Non è qui, è risorto e vi precede in Galilea. Non cercare Dio nel passato: Non è qui. Il Crocifisso Risorto precede, è oltre, è avanti. La risurrezione accende sempre nuovi cammini. Cammini di rigenerazione e di vita nuova che fanno vibrare il cuore. E quando il cuore vibra il cammino si trasforma d'improvviso in una corsa, che è pegno di rinnovata e ritrovata fraternità: correvano insieme...


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