Dispersione e testimonianza cristiana

Segnalo un interessante articolo di Theobald pubblicato come Studio del mese sul Regno-Attualità 4/2104. La domanda, di fatto, è sempre la stessa: la mutazione radicale del cristianesimo e delle sue forme istituzionali nelle società occidentali è segno della fine o di un nuovo inizio? Il tratto qualificante del processo di disgregazione in atto è la dispersione dei riferimenti, il pluralismo e la provvisorietà.
Con quali risorse immaginare il futuro della fede e della comunità cristiana? La scommessa di affidare ai "processi spirituali di ricerca comune del vero" il compito di una riconfigurazione dell'ordine cristiano è tanto affascinante quanto però indeterminata nelle forme concrete. Il 'vero' è sempre lo stesso, cioè è il Vangelo di Dio riconoscibile nella storia di uomini e donne che cercano il Suo volto. Ma come declinare concretamente questo annuncio? Theobald rilancia la plausibilità delle forme testimoniali rappresentative, capaci di creare spazi di accoglienza creativi. In altre parole: la custodia e la generazione dell'identità cristiana è consegnata al discernimento di tutti e di ciascuno.

http://www.ilregno.it/it/rivista_articolo.php?RID=0&CODICE=53165

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