L'appartenenza che dona pace

Rimanere nel suo amore (cfr. Gv 15,1-8) non è la richiesta di una fedeltà statica, con il relativo attaccamento a dei momenti o a delle forme, ma è l'appello al dinamismo di un amore profondo, senza rimpianti e senza tristezze. Non si segue Gesù con le stesse scarpe e gli stessi vestiti con cui è iniziato il cammino: rimanere nel suo amore vuol dire vivere una storia, crescere in umanità camminando dietro a Lui, nella consapevolezza che, per portare frutto, occorre essere disposti a patire. Questa è l'unica appartenenza che non costringe, ma dona pace.

Commenti

Post popolari in questo blog

Con rinnovato stupore

Lo zappatore

Come sentinelle nel cuore della notte