Altro
Di solito, di fronte ad una domanda diretta si risponde in modo diretto. "Chi sei tu?". "Sono io". Non così Giovanni il battezzatore (cfr. Gv 1,6-8.19-28). A chi gli chiede: Chi sei?, lui non risponde dichiarando la sua identità, "identificandosi". Preferisce creare uno spazio, tenendo aperta la tensione suscitata dalla domanda: Io non sono il Cristo. E allora chi è? Giovanni rompe ogni protocollo di identificazione perché la sua identità più profonda gli viene da un Altro. La sua identità gli viene da una relazione. Il "testimone" non è uno che si presenta alla porta con il tesserino di identificazione. Testimone è colui che rompe gli schemi e rinvia ad un Altro. Rilancia le domande e ne suscita di altre. Non le risolve. Non le satura. Se ne fa discreto custode. In ogni caso non porta l'attenzione su di sé. Il testimone sa che ci sono domande che vanno tenute aperte perché sono come varchi verso il mistero. Tu, chi sei? è una di queste.

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