Dio delle stelle
In queste ultime settimane dell'anno - proprio nei giorni in cui la liturgia canta il mistero del Logos eterno fatto carne - chi cerca Dio ha ricevuto molti stimoli dal mondo della scienza (oltre che dello spettacolo...). Alle foto e ai commenti entusiastici inviate da @Astrosamantha (https://twitter.com/astrosamantha), che fanno corollario al suo diario di bordo (http://avamposto42.esa.int/diario-di-bordo/), si aggiungono le sobrie risposte di Fabiola Gianotti circa il rapporto tra ricerca scientifica ed esistenza di Dio:
(http://www.repubblica.it/scienze/2014/12/28/news/io_tra_dio_e_il_big_bang_fabiola_giannotti_direttrice_del_cern_la_signora_dell_universo_di_dario_cresto-dina-103841329/).
Se c'è qualcosa che accomuna ricerca scientifica e ricerca di Dio è proprio l'atteggiamento di disponibilità e di apertura al confronto. Una buona divulgazione scientifica aiuta ad andare oltre certi luoghi comuni e rilancia il gusto per il lavoro serio e rigoroso, che non è mai strumentalizzabile e riducibile al gioco delle tifoserie, né da una parte né dall'altra. Se "la bellezza è la simmetria imperfetta", allora tutto ci parla del Mistero santo. Basta guardarsi attorno. Agli occhi della fede, persino la ricerca del misterioso "partner super simmetrico" potrebbe far echeggiare la ricerca dell'Amato (Ct 5, 6).Certo, servirebbe certamente capire meglio cosa significa che "scienza e religione sono discipline separate, anche se non antitetiche", per cui tra Dio e la scienza serva custodire una "giusta distanza". Ma per questo non basta un'intervista.
(http://www.repubblica.it/scienze/2014/12/28/news/io_tra_dio_e_il_big_bang_fabiola_giannotti_direttrice_del_cern_la_signora_dell_universo_di_dario_cresto-dina-103841329/).
Se c'è qualcosa che accomuna ricerca scientifica e ricerca di Dio è proprio l'atteggiamento di disponibilità e di apertura al confronto. Una buona divulgazione scientifica aiuta ad andare oltre certi luoghi comuni e rilancia il gusto per il lavoro serio e rigoroso, che non è mai strumentalizzabile e riducibile al gioco delle tifoserie, né da una parte né dall'altra. Se "la bellezza è la simmetria imperfetta", allora tutto ci parla del Mistero santo. Basta guardarsi attorno. Agli occhi della fede, persino la ricerca del misterioso "partner super simmetrico" potrebbe far echeggiare la ricerca dell'Amato (Ct 5, 6).Certo, servirebbe certamente capire meglio cosa significa che "scienza e religione sono discipline separate, anche se non antitetiche", per cui tra Dio e la scienza serva custodire una "giusta distanza". Ma per questo non basta un'intervista.
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