Consumabili
Qualcuno mi ha fatto notare che non scrivo più molti post su questo blog. Non ne ho mai scritti molti e con regolarità, a dire il vero. La rete può andare avanti lo stesso, penso. Anzi forse meglio e più velocemente a vantaggio di tutti.
Ma c'è anche un altro motivo che forse vale la pena di esplicitare, almeno per tentare di dare qualche spiegazione. Mi fa sempre più problema scrivere qualche riflessione perché tutto è diventato completamente "consumabile", proprio come il toner e la carta dell'ufficio. Sui blog e su fb consumiamo uno dopo l'altro post fatti di parole e immagini mentre siamo direttamente coinvolti e protagonisti di una realtà che ci scorre accanto. La realtà supera la rappresentazione mediatica, ma i media e l'imperativo social di condividere sembrano capaci di "addomesticarla" per renderla fruibile alle stremate coscienze occidentali. Lo scoglio di Ventimiglia ieri. Aylan morto sulla spiaggia di Bodrum in Turchia oggi. Tutto diventa immagine simbolica, rappresentazione. Ma ancora una volta quella rappresentazione viene consumata e sostituita da altre. Tutto finisce nel tritacarne della rappresentazione mediatica. Tutto fa brodo e tutto può diventare utile per generare altre rappresentazioni. Omaggi alle vittime che diventano stucchevoli autogiustificazioni per lavarsi la coscienza. Quale vantaggio? Non lo so.
So solo che in questo momento preferisco il silenzio.
Commenti
Posta un commento