Al posto mio

Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi giustamente perché riceviamo ciò che abbiamo meritato per le nostre azioni; gli invece non ha fatto nulla di male.

Nulla di male. Appunto. Gesù è l’Agnello, l'Innocente senza peccato che porta su di sé le conseguenze del male di ogni epoca. Anche di questa in cui non riusciamo più a dire: è colpa mia. Il male sembra essere sempre quello esterno, quello fuori di noi, mai in noi.
Il cristianesimo ci ricorda semplicemente questo: Gesù è morto in croce al posto mio. 
Dovevo finirci io per i miei peccati, ma ci è finito Lui. 
Lui al posto mio. 
Dalla Croce scaturisce la misericordia del Padre perché Gesù è il volto della misericordia. 
Mi sono comportato male, mi sto tutt’ora comportando male e sono meritevole di una gusta punizione, ma Lui si offre al posto mio.

Ho rotto con quella persona. 
Ho rovinato quel bellissimo rapporto. 
Ho messo zizzania.
Ho rubato. 
Ho frodato. 
Non ho pagato i miei debiti. 
Ho mentito. 
Ho tradito.

Dovrei pagare con la mia vita per sanare tutto questo, ma Lui paga al posto mio. 
Sulla croce Gesù beve il calice amaro dei peccati e li trasforma da veleno in linfa di vita nuova. 

«Dio non ci salva dalla sofferenza, ma nella sofferenza; 
Dio non ci salva dalla morte, ma nella morte. 
Dio non ci libera dalla croce, ma nella croce» (D. Bonhoeffer).



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