La Sposa

Con la Pasqua di Gesù è iniziata una vita nuova e fin al Battesimo noi siamo immersi nel mistero della vita in Cristo, anche se non ce rendiamo ben conto sempre. A volte molto poco, a volte un po’ di più.
E di cosa dovremmo renderci conto?
Che è già tutto compiuto ma che non risplende ancora completamente nella nostra vita. Il libro dell’Apocalisse utilizza l’immagine festosa della sposa per indicare la relazione sponsale con Cristo alla quale siamo tutti chiamati: vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.
La novità di Dio è espressa dalla ricorrenza dell'aggettivo "nuovo":
Io Giovanni vidi un cielo nuovo e una terra nuova… Vi do un comandamento nuovo...
La novità di Dio irrompe tra la nausea dello Stesso di tutti i giorni. Il nuovo si nasconde nelle pieghe di ciò che per noi sembra essere già noto, già conosciuto. 
Tutto questo non significa amore per le novità in quanto tali. Non si tratta di fare gli sprovveduti. Paolo e Barnaba chiariscono subito che non si tratta di una passeggiata: “dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni” (At 14,22).
Quali sono queste tribolazioni? E perché sono necessarie?
Bisognerebbe chiederlo a due sposi, che vivono insieme da tanti anni…perché la promessa di amore e di felicità alla fine passa per la porta stretta della tribolazione?
Se entrare nel Regno di Dio significa conformarsi alla persona di Gesù, passando per la sua Pasqua di passione, morte e risurrezione è chiaro che questo comporta una tribolazione perché è faticoso amare così e restare fedele a un amore crocifisso, un amore che rimane fedele nonostante le prove, le avversità. Aggiungiamo pure le smentite e le delusioni della vita. Per chi viva la fede con una certa intensità queste parole non suoneranno strane.
Ma se all’interno, nel cuore, si vive così, all’esterno traspare e risplende la luce di Cristo, quella luce che attira. È quell’essere sale, lievito e luce del mondo di cui parla Gesù nelle parabole del Regno. Ma – appunto – le parabole celano in esse il segreto del Regno e il segreto è questo lavorìo interiore nel cuore, lasciando che il Vasaio plasmi il vaso del nostro cuore secondo l’immagine del Figlio.


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