Non solo statuine...

Si rallegrino il deserto e la terra arida,
ed esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca;
sì, canti con gioia e con giubilo.
Le è data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saron.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio. (Isaia 35,1-3)

Contemplando con occhi semplici il mistero della Natività scopriamo con stupore un duplice movimento: da una parte il movimento discendente di Dio nel Bambino di Betlemme. La strada della Grazia è sempre diretta e in discesa. Non conosce ostacoli. Dall’altra parte, il secondo movimento: la strada della nostra libera risposta all’Amore, che è sempre un po’ tortuosa e mai del tutto priva di ostacoli…
Il nostro andare incontro al Signore che pianta stabilmente la sua tenda tra noi è come una grande attraversata attraverso le stagioni della vita e del cuore, tra i rapidi entusiasmi dalla breve durata (come il seme tra i sassi…) e un’effettiva disponibilità soffocata poi dai vari (troppi!?) impegni (come il seme tra i rovi…). Talvolta, però, in certi momenti effettivamente sperimentiamo una sorta di indifferenza quasi totale verso la dimensione spirituale (come il seme gettato sulla strada deserta…).  Tuttavia c’è sempre una parte di noi disposta a dare fiducia a questa Speranza (come il seme gettato nel terreno buono che porta frutto…).
Tutto questo colorato paesaggio “multistagionale”, fatto di discese e salite, fratture multiple e scomposte e nuove "ricomposizioni", il nostro essere deserto fiorito e al comtempo terreno fertile non rappresenta solo il paesaggio interiore del nostro cuore, ma anche il nostro essere Chiesa in cammino dietro al Signore Gesù. Seguiamo Colui che è venuto a piantare stabilmente la sua tenda in mezzo a noi. La strada per andare verso di Lui è sempre aperta…!


Buon Natale a tutti!


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