Verso Natale...
Quando sento parlare della pastorale universitaria come "pastorale di ambiente" trovo che si usi un linguaggio un po' troppo neutro ed asettico, che sa di burocrazia, più che di vissuto. La "pastorale di ambiente" sarebbe di altra natura rispetto a quella fatta "sul territorio" nelle parrocchie. Le aule studio, così come le celle di carcere o il letto di un ospedale, sono certamente un 'ambiente', ma prima di tutto sono spazi in cui vivono delle persone.
Proviamo a rompere questi schemi e a tentare di incontrare i giovani lì dove sono con la loro vita! E' questo ciò che conta.
Il Vangelo ci invita sempre a correre il rischio dell’incontro con il volto dell’altro, con la sua presenza fisica che interpella, col suo dolore e le sue richieste, con la sua gioia contagiosa in un costante corpo a corpo. L’autentica fede nel Figlio di Dio fatto carne è inseparabile dal dono di sé, dall’appartenenza alla comunità, dal servizio, dalla riconciliazione con la carne degli altri. Il Figlio di Dio, nella sua incarnazione, ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezza. (Evangelii gaudium n. 88)
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