Figlio fino in fondo

La liturgia della Domenica delle Palme "apre le danze" della "Grande settimana" con il lungo, ma soprattutto intenso, racconto della Passione di Gesù.
Più che sulla quantità di dolore e di sofferenza patiti dal Maestro, che è un aspetto del mistero, il primo Vangelo invita a riconoscere in Gesù il compimento delle Scritture (Ma tutto questo è avvenuto perché si compresero le Scritture dei profeti).
Ma è soprattutto nell'obbedire - più che nel patire - che scorgiamo la rivelazione del Figlio: Non come voglio io, ma come vuoi tu sigilla una reiterata preghiera (pregò per la terza volta) che diventa un argine contro l'infinita ed angosciosa tristezza.
E così, tra lacrime e sudore, nasce l'uomo nuovo, che finalmente non mette se stesso al centro, con le relative paure, ansie e paturnie...
Gesù è "il Maestro" non perché  insegna nel tempio, ma perché mostra come vivere da figli, cioè da uomini liberi.
Anzitutto da se stessi.


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