Di buon mattino
Tre parabole per le ultime tre domeniche dell’anno liturgico, tutte al cap. 25 di Matteo. Quella delle dieci ragazze da sposare che aspettano l’unico sposo appare subito come una situazione paradossale: lo sposo non solo tarda, ma sembra non arrivare proprio e all'euforia dell'attesa sopraggiunge la stanchezza e il sonno...
La parabola di ispira al rituale tradizionale palestinese, in cui si prevede che lo sposo sia in trattativa con la famiglia della sposa. Prolungare a lungo la trattava era segno di un certo apprezzamento della ragazza, sia da parte della famiglia che del ragazzo. Quindi più tardi arriva lo sposo, in un certo senso, meglio è. Qui, però, sembra non arrivare proprio più ed il simbolo della notte richiama un'attesa che si protrae oltre ogni ragionevole calcolo.
L’evangelista Matteo, che scrive tra il 70 e il 100 d.C., si serve di questo contesto per affrontare un tema spinoso per la sua comunità, cioè il ritardo della venuta finale di Cristo, più propriamente il "ritardo della parusia". Le prime comunità cristiane erano entusiaste e pensavano che nel giro di pochi anni Gesù sarebbe venuto, come scrive Paolo ai Tessalonicesi verso il 50 d.C. (noi, che viviamo e che saremo ancora in vita alla venuta del Signore...). Invece non accadde così. Le cose continuarono come sempre e quindi qualcuno cominciò a scoraggiarsi, a mollare la presa, ad entrare in crisi…quante volte capita anche a noi!
Le cinque ragazze che portano l’olio sono sagge. Si addormentano come le sciocche, ma hanno pronto l’olio. Non hanno la scorta sufficiente per durare a lungo, come i cristiani che a lungo andare perdono l’entusiasmo. Si scoraggiano e poi lasciano perdere. Si comincia un po’ e poi ci si lascia perdere, non c’è più olio.
Ma cos'è quest'olio? La prima lettura sembra suggerire di pensarlo come la sapienza. La sapienza, che è splendida e non sfiorisce (caratteristiche che richiamano esplicitamente il mondo femminile) è come una donna: vuole essere cercata, corteggiata e, se così accade, si fa trovare da quelli che la cercano (Chi si alza di buon mattino per cercarla non faticherà, la troverà seduta alla sua porta...). La sapienza è immagine del cammino della fede, che ha bisogno sempre di essere rinnovata, rinfrescata, in un certo senso “ri-scelta”, altrimenti non riscalda più il cuore. E qui si aprirebbero tanti discorsi...
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