Fratello universale
«Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?» (Mc 3,33).
Gesù non intendeva semplicemente svalutare i legami naturali e famigliari, ma ricollocarli, riposizionarli al giusto posto. Alla luce di un primato: compiere la volontà del Padre. «Chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre» (Mc 3,35).
Se può risultare tutto sommato "comprensibile" che Gesù si consideri e si presenti come “fratello universale” (come amava definirsi Charles De Foucauld) legato a tutti, meno comprensibile appare il fatto che qualcuno possa rapportarsi come madre nei suoi confronti.
La madre è colei che genera, si prende cura, offre nutrimento per la vita. E sembra impossibile che il Figlio di Dio abbia bisogno di questo.
Ma Gesù si fa così solidale con la nostra umanità, da sceglierla come sua nuova famiglia.
Aprendo i nostri occhi ad un modo "diverso" di vedere le cose di tutti i giorni.

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