Lascia o raddoppia
Volete andarvene anche voi? (Gv 6,57). Nei momenti più cruciali, Gesù sa porre sempre le domande giuste. La scrematura tra i discepoli dopo il discorso sul pane di vita è avvenuta senza clamore. Semplicemente le persone hanno cominciato ad andarsene. Una dopo l'altra. Ed ora nella pianura dei cinquemila regna il silenzio sovrano.
Siamo arrivati al dunque. Il lungo discorso sul "pane della vita" che è anche "la mia carne", si conclude con l’abbandono di molti dei discepoli (Gv 6,60) e un vigoroso appello alla libertà ai Dodici.
Non è una novità: anche in altre circostanze era accaduto qualcosa di simile al popolo di Israele: Sceglietevi oggi chi servire, aveva incalzato Giosué nel deserto (Gs 24,15). Sì, perché qualcuno, in un modo o nell’altro, lo si serve sempre e comunque. E di solito la scelta è sempre uguale: se stessi o il Signore.
Gesù lo sa ed infatti non obbliga nessuno. Chiede semplicemente ai suoi di scegliere cosa vogliono fare da grandi. E Pietro, stremato da questo interrogativo, è davvero sincero, anche se la sua risposta è una domanda. Ma questa volta è bellissima: "Signore, da chi andremo?".
Noi abbiamo bisogno di "andare da qualcuno" perché abbiamo bisogno di appartenere a qualcuno, di essere di qualcuno. Siamo estremamente gelosi della nostra libertà, ma in fondo siamo felici solo quando ci leghiamo. L'importante, però, è farlo alla persona giusta. Pietro non ha dubbi: Tu sei il Santo di Dio. (Gv 6,69). Ci vorrà la Pasqua per purificare ancora una volta questa convinzione.
Ma intanto, la strada è quella giusta.
Siamo arrivati al dunque. Il lungo discorso sul "pane della vita" che è anche "la mia carne", si conclude con l’abbandono di molti dei discepoli (Gv 6,60) e un vigoroso appello alla libertà ai Dodici.
Non è una novità: anche in altre circostanze era accaduto qualcosa di simile al popolo di Israele: Sceglietevi oggi chi servire, aveva incalzato Giosué nel deserto (Gs 24,15). Sì, perché qualcuno, in un modo o nell’altro, lo si serve sempre e comunque. E di solito la scelta è sempre uguale: se stessi o il Signore.
Gesù lo sa ed infatti non obbliga nessuno. Chiede semplicemente ai suoi di scegliere cosa vogliono fare da grandi. E Pietro, stremato da questo interrogativo, è davvero sincero, anche se la sua risposta è una domanda. Ma questa volta è bellissima: "Signore, da chi andremo?".
Noi abbiamo bisogno di "andare da qualcuno" perché abbiamo bisogno di appartenere a qualcuno, di essere di qualcuno. Siamo estremamente gelosi della nostra libertà, ma in fondo siamo felici solo quando ci leghiamo. L'importante, però, è farlo alla persona giusta. Pietro non ha dubbi: Tu sei il Santo di Dio. (Gv 6,69). Ci vorrà la Pasqua per purificare ancora una volta questa convinzione.
Ma intanto, la strada è quella giusta.

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