Droni e basiliche

Gesù non disponeva di un esercito, e nemmeno di droni: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù» (Gv 18,36). La sua risposta a Pilato esclude la violenza come modalità di manifestazione del suo misterioso "regno" (basileìa). Niente panzer quindi per Gesù. Solo delle "basiliche" (da βασιλεύς, nome tradizionale degli imperatori bizantini).
Il suo unico titolo regale è il servizio e chi serve, collabora in modo misterioso alla costruzione del regno.
Servire quindi è regnare. Ma agli occhi del mondo (kosmos), chi serve è semplicemente un ingenuo.
Oppure è affetto da "smanie d’altruismo", come ha scritto qualcuno in riferimento al rapimento della giovane cooperante milanese Silvia Romano. 
Per il mondo, è inconcepibile che per fare il bene ci si possa mettere in pericolo. Come se si potesse fare del bene sempre in modalità Telethon, comodamente seduti sul divano di casa.
Ma i giovani, per fortuna, non sono tutti "bamboccioni" o "sdraiati". Ci sono molti italiane ed italiani che hanno ben altro da fare che seguire qualche fashion blogger su Instagram e che scelgono di dedicarsi al servizio di un'umanità migliore. Non solo "quelli di casa". Una giornalista ha scritto: 

Sono una moltitudine, non una rarità, le ragazze, i ragazzi, gli uomini e le donne che amano il mondo e vogliono salvarlo, che ritengono ovvio aiutare chi ha bisogno, di qualunque colore sia e dovunque viva, che non accettano di ignorare le guerre, la fame, i terremoti, il terrorismo, le malattie, le inondazioni, la miseria, l'abbandono, i migranti, dovunque la gente viva la tragedia quotidiana di una crudele incerta sopravvivenza, dove il futuro non esiste. Ma è come se queste persone non esistessero, l'informazione spesso le scopre quando fanno cattiva notizia.

Questa moltitudine silenziosa che lavora, si impegna e che crede in un’umanità migliore non conosce confini. Perché chiunque è dalla verità, (ek tes aletheias) sa riconoscere la voce giusta. 
Anche a prezzo di qualche ingenuità.




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