Dio è novità
Forse abbiamo un'immagine di Gesù un po' troppo riduttiva se lo pensiamo sempre bloccato al Pronto soccorso, alle prese con i malati e gli indemoniati. Certo, il "primo intervento" di Gesù raccontato nei Vangeli è spesso legato a situazioni di emergenza e di gravità: una bambina morta da risuscitare, un amico (Lazzaro) da far tornare in vita, un indemoniato da liberare...
Ma ci sono delle pagine in cui il suo intervenire è più "creativo" e più sovrabbondantemente "inutile"!
Prendiamo quello che succede a Cana, per esempio. Manca il vino della festa, per cui per quanti droni fai volare e quante app ti inventi, senza vino non c'è festa. Nemmeno nelle nozze più social e taggate può mancare il vino.
Ok. Ma serviva quella quantità industriale? A colpo d'occhio, circa 600 litri di vino buono offerto a gente in buona parte già ubriaca. Maria li aveva messi sull'attenti: "Mio figlio è un po' fuori, ma qualsiasi cosa vi dica, fatela. Lui sa come tirarvi fuori dai guai". Senza badare a spese, verrebbe da dire. Forse il miracolo più inutile raccontato in tutti i vangeli. Ed infattti non si tratta di un miracolo, ma del primo dei segni (σημείων).
Il "segno-zero", sovrabbondantemente inutile secondo la logica umana, di un Dio che vuole ricominciare: che vuole la gioia della misericordia più che la tristezza dei soliti sacrifici. Quello che uccide il cristianesimo è l'abitudinarietà, la ripetitivtà, la stanchezza di una creatività spenta.
Se esiste un problema per la Chiesa oggi forse non è principalmente la piaga della pedofilia, ma il rischio di perdere la freschezza e la gioia di annunciare il vino nuovo del Vangelo.
«Dio è sempre novità, che ci spinge continuamente a ripartire e a cambiare posto per andare oltre il conosciuto, verso le periferie e le frontiere». Per questo «la Chiesa non ha bisogno di tanti burocrati e funzionari, ma di missionari appassionati, divorati dall’entusiasmo di comunicare la vera vita» (Gaudete et Exsultate 138).
La Chiesa, come gli umili servitori che obbediscono a Maria (Qualsiasi cosa vi dica, fatela) ha il compito di riempire le vecchie giare fino all’orlo, cioè ridare nuovo significato a quei riti che oggi rischiano di non parlare più. Per raccontare in modo inedito le nozze dello Sposo con l'umanià.
Nessun effetto speciale, ma solo l'ascolto a quel "folle" che è capace di qualsiasi cosa pur di annunciare il Regno del Padre.

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