Amor patrio

Ma non vi danno un po' di dispiacere
Quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
Non cambierà, forse cambierà.


Così cantava Franco Battiato nel 1991. Allora non c'erano ancora i segnali dell'imponente fenomeno migratorio che si sta realizzando in questi anni. Non si distingueva nemmeno tra "buonisti" e "cattivisti", come tendiamo a fare noi oggi. Eppure la domanda è ancora la stessa, anzi oggi più lancinante: Ma non vi danno un po' di dispiacere quei corpi in terra senza più calore? 
Dove affonda le sue radici la durezza del cuore che porta all'indifferenza e al rifiuto?
Nel cuore dell'uomo, con buona pace di Rousseau, non vi è spontaneamente la bontà e l'accoglienza: Se voi che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli.., disse un giorno Gesù. Il cuore dell'uomo è un abisso e solo il soffio caldo dello Spirito può trasformarlo e plasmarlo ad immagine di quell'amore che umanizza perché tutto scusa, tutto spera, tutto crede, tutto sopporta.
Anche gli abitanti di Nazaret erano stati chiari con il loro compaesano diventato improvvisamente celebre: Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fàllo anche qui, nella tua patria. Immaginando come si erano scaldati gli animi, qualcuno avrà detto: "Anzi, perché non lo hai fatto prima qui da noi? Perché sei stato in silenzio trent'anni?". "Sì, giusto! Prima Nazaret!", avrà urlato qualcuno, in anticipo sui tempi. 
La tua patria. Ma Gesù aveva una "patria" (πατρίδι)? Certamente, comportandosi così, addirittura andando a citare la guarigione di due pagani, si era comportato da "traditore della patria". 
Eppure questa era l'unica strada - dirompente - per compiere le profezie. Così tenta di spiegare Luca ai suoi lettori, anch'essi pagani. Per gli abitanti di Nazaret non poteva accadere nulla di nuovo. Non doveva accadere nulla di nuovo. Tutto doveva continuare come sempre. I rotoli della profezia dovevano stare ben riposti nell'armadio. Come in un museo. Per i loro patriottici cuori quella parola non era più fuoco vivo, ma lettera morta. Dio in un certo senso era già morto nel loro cuore, prima ancora che qualcuno lo scrivesse su un libro. 
La violenza scatta nel cuore dell'uomo che si chiude alla novità di Dio, rifiutando anche l'altro da sé... E' da questa "patria", prigioniera dei pregiudizi, della chiusura e della violenza, che Gesù, coraggiosamente e senza stancarsi, da vero maestro di libertà e di umanizzazione, prende definitivamente le distanze: passando in mezzo a loro, si mise in cammino.



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