Dio ha molti nomi?

Si fa presto a dire "Dio". Appena tre lettere, due vocali e una consonante. 
Forse si fa troppo presto. Sia a pronunciarlo, sia a liquidarlo. 
In dosi più o meno corpose tutti abbiamo assorbito il cinico ragionamento di Voltaire «A chi sottometterò la mia anima? Sarò cristiano, perché sarei di Londra o di Madrid? Sarò musulmano perché sarei Turco? Io non devo pensare che per me stesso e da me stesso; la scelta di una religione è il mio più grande interesse. Tu adori un Dio tramite Maometto, e tu tramite il Lama; e tu tramite il Papa. Eh, infelice, adora un Dio con la tua ragione!»
In effetti in Occidente le problematiche filosofiche dell'esistenza di Dio ("Dio esiste o non esiste?") e della religione hanno assorbito quella del nome ("Qual è il nome di Dio?") alla quale è più sensibile il mondo orientale. Il popolo di Israele, da sempre allergico alle speculazioni e alle definizioni concettuali, caratterizzava il Dio che operava nella storia come "il Riscattatore" (El-Goel), "l'Onnipotente" (El- Shadday), più avanti "il Santo" (El Hakadosh) e via di questo passo...
Qualcuno ha scritto che Dio è un mistero così grande che ha molti nomi. Certamente il Dio dell'Antico Testamento ne ha molti. Il Dio dei cristiani ne ha tre, perché è il Dio uni-trino: Padre, Figlio e Spirito Santo. 
In tutta questa vicenda, una cosa è certa: è solo grazie a Gesù che noi sappiamo che Dio è uno e trino. Altrimenti nessuno ce lo avrebbe detto. Ma la sua venuta in mezzo a noi ha sparigliato le carte anche lassù e dopo la Pasqua le cose sono cambiate anche nei cieli.
Detto questo, il massimo che si può dire è detto in una formula che può sembrare un astruso gioco di parole: un solo Dio, "non nell’unità di una sola persona, ma nella Trinità di una sola sostanza" (dal Prefazio della Trinità). 
Che cosa significa per un credente che ha frequentato il catechismo da bambino o da bambina adorare "la Trinità delle Persone, l’unità della natura, l’uguaglianza nella maestà divina"? Probabilmente non basterebbe nemmeno un intero corso di teologia trinitaria per rispondere a questa domanda. Per fortuna ci viene in soccorso la liturgia, che trasforma in preghiera l'impegnativa professione di fede dei cristiani: 

fa’ che, nella pazienza e nella speranza, 
possiamo giungere alla piena conoscenza di te 
che sei amore, verità e vita. 
(Dalla Colletta della solennità della Trinità)

Noi non possiamo vivere senza amore, senza verità e senza vita. Nel Figlio il Padre ci ha aperto la strada perché la nostra vita possa essere riempita di amore, illuminata dalla verità e riscaldata dalla vita senza fine. E questo è dono dello Spirito. 


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