Mustard feed faith
«Accresci in noi la fede!», chiedono gli apostoli al Signore Gesù.
Anche loro, come spesso pure noi, pensano che la fede sia questione di quantità.
Accresci! Falla crescere! Certo, ci mancherebbe. Ma attenzione a non fermarsi lì...
Noi siamo sempre preoccupati della crescita. In campo economico e politico è il dogma più importante: la crescita. Quasi un’ossessione. Siamo talmente ossessionati da questo mito della crescita senza fine che pensiamo anche la fede in questo modo. Ma per farne poi cosa di tutta questa crescita...?
«Accresci in noi la fede!»: in fondo, gli apostoli pensano di avere almeno un po' di fede. Poca, ma di averne comunque. Dunque si tratterebbe solo di aggiungerne altra a quella che c'è già.
Invece, ancora una volta, si tratta di cambiare prospettiva.
Gesù fa capire loro (e a noi!), con l'esempio del granellino di senape, che la misura della fede è esattamente l’aver fede.
Non importa se molta o poca, l'importante è che sia la tua e che ti porti ad amare.
La fede è per tutte le taglie, l'importante è aprirsi all'avventura di affidare tutto se stessi al Signore, senza aver paura di amare. Gesù non chiede chissà quanta fede. Ne basta un pizzico, grande come un granellino di senape. Invece troppo spesso noi, con la storia del tanto e del poco, troviamo un facile alibi per restare alla finestra.
La fede è l'inizio, l'amore è il compimento. Lo ricordava Paolo alle prime comunità cristiane (1 Cor 13): Se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla.
Amare senza pretese. Siamo semplicemente servi. Solo servi.
Ci ricompensa, ci gratifica e ci riscalda il cuore il Suo amore, la Sua misericordia, la Sua gioia, la Sua vita.
Perché non rischiare?
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