Aria buona
"La paura corrode e rosicchia di nascosto tutti i fili che ci uniscono al Signore e al nostro prossimo. La paura è il nostro principale nemico. (...). Contro la stupidità non abbiamo difese" (D. Bonhoeffer, La fragilità del male. Scritti inediti, Piemme, Milano 2015, 176).
Sono parole che ci leggono "dentro", eppure sono scritte in ben altri tempi da un testimone del Vangelo di altissimo profilo. Se le riascoltiamo guardando al nostro tempo sono di un'attualità sorprendente e per certi aspetti impressionante. D'altra parte, dovrebbe quantomeno farci riflettere il fatto che, pur disponendo di algoritmi e di tecnologie avanzatissime, la nostra natura umana resti così fragile e vulnerabile. Coronavirus docet.
Di che cosa avete paura?, stuzzica Paolo: "Tutto è vostro!". Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro!
È un respiro ampio ed uno sguardo aperto quello che viene dallo Spirito. E lo Spirito, ricorda sempre Paolo, "abita in voi". Non è un'emozione, non è la sensazione di un momento. Lo Spirito abita, cioè dimora nei cuori. Ed è solo questo dono che rende possibile quello che per il cuore umano è radicalmente impossibile, come porgere l'altra guancia, amare i nemici, pregare per i persecutori (!).
Dov'è la differenza tra voi e gli altri?, chiede provocatoriamente Gesù. Se così fan tutti, dove si vede la differenza cristiana? Non si tratta, però, di un rimprovero, ma di un invito a respirare un'altra aria. Non quella angusta e ottusa del conflitto, ma quella ampia e larga che conduce alla vita.
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