Pensieri e parole
Ancora una volta una vigna! Stavolta, però, non ci sono solo due figli, ma dei contadini fittavoli che si impadroniscono con violenza di un bene loro affidato con estrema fiducia.
L’immagine della vigna nella Bibbia nell’Antico Testamento esprime la fecondità e l’abbondanza dei doni di Dio. Insieme, esprime anche la dinamica profonda della vita e del cuore umano. Veniamo al mondo per grazia e con una dote di intelligenza, volontà, sensibilità, bellezza. La cupidigia e la bramosia di impossessarsi di questi doni («Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!») acceca la mente ed il cuore. Dei contadini, certo. Dei capi dei sacerdoti e degli anziani del popolo. Evidente. Ma possiamo dirlo anche di ogni uomo e donna che non si apre allo stupore e alla meraviglia del dono del Figlio. La violenza che trasuda dalla parabola (uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono) è anche quella che riempie la cronaca dei nostri giorni. («Ho fatto una cavolata. So di aver sbagliato. Li ho uccisi perché erano troppo felici e per questo mi è montata la rabbia»). Di mezzo c’è il lavoro su se stessi, l’educazione, la scuola, la cultura, certo. Ma anzitutto c’è un’igiene della mente (oltre che delle mani!) da coltivare e custodire: quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri, ammonisce san Paolo. Concentriamo l'attenzione, i pensieri (loghismòi) su ciò che è più onorevole e dignitoso. Raccomandazione sana, ma non sempre rispettata.
Per portare frutti buoni occorre bonificare il cuore da ogni germe di violenza e di invidia sociale e coltivare pensieri nobili, positivi, costruttivi. I doni di Dio sono irrevocabili, ma consegnati alla nostra fragile libertà.
Abbiamo ancora molto da imparare da san Francesco!
O Signore, fa' di me uno strumento di pace.
Dove è odio, fa' che io porti l'amore.
Dove è offesa, che io porti il perdono.
Dove è discordia, che io porti l'unione.
Dove è dubbio, che io porti la fede.
Dove è errore, che io porti la verità.
Dove è disperazione, che io porti la speranza.
Dove è tristezza, che io porti la gioia.
Dove sono le tenebre, che io porti la luce.
Buona domenica!
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