I colori dei giusti
A Gerusalemme c’è un giardino dove non ci sono fiori, ma solo alberi. E ad ogni albero corrisponde il nome di una persona, uomini e donne che in ogni tempo e in ogni luogo, in ogni parte del mondo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona, rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani.
Quel giardino si chiama Il giardino dei giusti ed il suo promotore è Moshe Bejski, salvato da Oskar Schindler (quello del film Schindler list, per capirci). Ho avuto la possibilità di visitare questo giardino un paio di volte e mi ha sempre molto colpito l'intuizione che ci sta sotto, che sa di Vangelo: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.
Il "Figlio dell'uomo" non qualifica chi sono quelli che vanno a destra e quelli che vanno a sinistra. Non dice, ad esempio, i credenti a destra e i non credenti a sinistra. I cattolici di qua, gli atei di là. L’unico criterio è che il Re si identifica con i più fratelli piccoli. Quelli che hanno bisogno di un bicchiere d'acqua, di una visita in carcere o in ospedale. E non ci sono scuse che tengano.
Nemmeno il Covid.
Un messaggio, una videochiamata, una mail... Basta il pensiero. Ma bisogna che ci sia, quel pensiero. L'invito è quello di non chiuderci nei nostri gusci di plastica o di vetro, ma di esserci. Qui e ora. Ed è questo quello che conta.
«Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». Gli dice Pilato: «Che cos’è la verità?».
La verità è un amore che non si stanca di donarsi, offrirsi, cercare, ricordare, perdonare...La lista edi verbi è lunga quanto sono infinite le sfumature della cura.
Come i colori del giardino dei giusti a novembre.
Buona domenica!
don Stefano

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