Futuro prossimo

"Natale con i tuoi", recita il proverbio. Quest'anno anche chi non ama le tradizioni, sarà obbligato a rispettarle, visto che passeremo Natale e Santo Stefano nel territorio del Comune di residenza. 

E fioccano le polemiche, come sempre. 

Non deve stupire, quindi, se troviamo chi si lamenta anche nelle Scritture: Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza, scrive Pietro alle prime comunità cristiane. Il ritardo della venuta finale del Signore e la lentezza nel compiere le sue promesse avevano spento la fede nel cuore dei primi credenti. 

Che cosa dovremmo dire noi oggi, oltre duemila anni dopo...? Il Signore si è dimenticato di noi? Non verrà più? Quando usciremo da questa pandemia?

Sono molte le domande di questo tempo. Tempo di deserto, in cui ci troviamo disorientati. Ma se si cercano delle conferme per avere delle ragioni per credere, resteremo sempre delusi. 

La Parola su cui porre attenzione è una sola: inizio

Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. (Mc 1,1)

Nel deserto, il Signore vede un nuovo inizio. Dove tutto sembra morto, c'è un segnale di vita.

La vita cristiana è attesa e l'attesa nasce dal desiderio. Chi desidera, attende. E si prepara. Preparate la via del Signore, grida il Battista nel deserto. Sì. Preparatela voi, che siete venuti dalla città nel deserto e il vostro essere qui vi rende comunità. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. Ognuno va nel deserto per i suoi motivi, con le sue attese e speranze. Ma una volta che è lì, lungo il Giordano, insieme con gli altri, le cose cambiano, la Parola ti raggiunge. La promessa si compirà presto: «Viene dopo di me colui che è più forte di me... Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Attendere è saper stare al proprio posto, senza mettersi "davanti". 

Il Signore non si dimentica di noi, ma è magnanimonon vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi, cioè di cambiare. Perché a tutti viene data la possibilità di cambiare. E non una sola. Tante quanto è il tempo dell'attesa. 

Buona domenica!

don Stefano



 

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