Ascoltare per vedere
"Vogliamo vedere Gesù", chiede un gruppetto di pellegrini di cultura greca a Filippo, che sanno far parte del gruppo dei discepoli. La risposta di Gesù apparentemente sembra non tener conto della richiesta. Quasi a sottolineare che non c'è nulla da vedere, se per "vedere" si intende assistere a uno spettacolo o ammirare un fenomeno in azione.
Un chicco di grano che marcisce non si vede perché è sotto la superficie della terra. L'unica cosa che si potrà vedere sarà un uomo in croce. Ma quando sarà arrivato quel momento, quella croce sarà come una calamita: quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me. Quello che attira il cuore dell'uomo è l'amore, ricorda Agostino. Ma quale amore ci può essere in un dolore? È questo il significato delle enigmatiche parole di Gesù: Chi ama la propria vita, la perde. Perché la nostra vita è come un seme gettato a terra, che porta frutto (a volte anche molto frutto) nella misura in cui accettiamo di amare in perdita, senza riconoscimento, senza gratificazione. Senza ricevuta di ritorno. Senza paracadute. Umanamente è impossibile amare così e solo Gesù ci riesce. Ecco perché ci attira. Non ci attira il suo dolore, ma il suo amore.
Per vedere Gesù non serve pagare il biglietto. Basta prendere sul serio la sua parola e seguirlo lì dove lui è, cioè all'ultimo posto. Sapendo che nel Regno quello diventerà il primo.
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