Amici per sempre
Quanti tipi di amore esistono? La risposta potrebbe innescare un ampio dibattito, specie ai nostri giorni. Taglia corto, invece, Gesù. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Le parole che il Maestro rivolge ai suoi discepoli nel contesto di intimità dell'ultima cena sorprendono per intensità, affetto e calore. Si sta rivolgendo a dei compagni di viaggio che lui stesso ha scelto e poco dopo lo abbandoneranno. Ma Lui guarda oltre. Sì, perché non vuole essere circondato da servi, ma da amici veri, pur con tutti i loro limiti. Un rapporto servile con Dio è quanto più distante possa esserci dal Vangelo.
In effetti, "Dio è amore" non è una frase da baci Perugina, frutto di un sentimento senza concretezza o di un intimismo fine a se stesso. L'amore agapico è la sigla di una dedizione e di una cura che arriva al dono totale di sé. Non a caso le icone antiche raffigurano il corpo di Gesù come vite vera, corpo donato per tutti. Li amò sino alla fine, cioè fino al "compimento". Quella di Gesù è una vita compiuta, non interrottasi prematuramente per una morte atroce e violenta.
Rimanete nel mio amore non è quindi un semplice invito, ma un vero imperativo per i discepoli di tutti i tempi. È questo il singolare "frutto" che, invece di marcire subito come la frutta fresca, rimane, cioè dura nel tempo, diventando segno della sua presenza nel mondo: Io ho scelto voi e vi ho costituito perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga. Il frutto che rimane e non deperisce è la carità, unita al perdono.
Non è buonismo, ma Vangelo.
Buona domenica!
Commenti
Posta un commento